Close
Is pardulas, Gramsci e le mani magiche di mia sorella.

Is pardulas, Gramsci e le mani magiche di mia sorella.

 

pardulas dolce tipico sardo pasqua

Per noi Maurredus is pardulas, in altre zone della Sardegna come nel Nuorese ad esempio assumono il nome di casadinas dove presentano una variabilità nella tipologia di ingredienti utilizzati . Altri ancora le indicano con un italianizzato formagelle.

Vi starete chiedendo quale sia il significato della parola Maurredus, termine che identifica gli abitanti del Sulcis le cui origini sono ben spiegate nella guida del comune di Iglesias.

476 – 1258  Con la conquista vandalica (456 – 534 d.C) l’invio nel Sud-Ovest di una colonia di Maurusi determinò l’imposizione alla regione del nome di Maurreddìa e agli abitanti di Maurreddus. Nel Giudicato di Cagliari erano comprese la curatoria o “triconia” di Sulci e la curatoria o “triconia” del Sikerri, facenti parte della diocesi sulcitana, la cui sede prima a Sant’Antioco e poi, nel XIII sec., a Tratalias, fu traslata a Villa di Chiesa tra il  1355 e il 1362. Al periodo tardo bizantino o giudicale appartengono i ruderi di numerose chiese alcune legate a ville del territorio del Sikerri. Entro le mura si segnalano la chiesa del SS. Salvatore, di Sant’Antonio Abate e di San Saturno (oggi Madonna delle Grazie).

Is Pardulas.

In tutte le sue forme is Pardulas rappresentano uno dei dolci simbolo della tradizione dolciaria Sarda ed è il dolce che si prepara per Pasqua.

I pastori disponevano di tutto ciò che occorreva per la loro preparazione, la ricotta fresca è l’ingrediente principale, e le offrivano ai loro ospiti in occasione delle feste pasquali.

pardulas decorazione

Is pardulas non mancavano mai nella tavola della famiglia Sarda, il fine pasto con questo dolce era una tradizione che si ripeteva non solo nel periodo pasquale.

Gramsci in una delle sue lettere dal carcere indirizzate alla madre ne parlava così: “Sono sicuro che ci vedremo ancora tutti assieme, figli, nipoti e forse, chissà, pronipoti, e faremo un grandissimo pranzo con kulurzones e pardulas e zippulas e pippias de zuccuru e figu sigada (non di quei fichi secchi, però, di quella famosa zia Maria di Tadasuni). Credi che a Delio piaceranno i pirichittos e le pippias de zuccuru ?”

pardulas

pardulas dolce Sardegna

Nella mia famiglia è un dolce che abbiamo il piacere di gustare senza che ci siano particolari ricorrenze, grazie alle mani magiche di mia sorella che ci delizia non solo con is pardulas ma anche con altri dolci della tradizione Sarda.

Ovviamente è stato il nostro dolce di Pasqua ed è stato affascinante seguire mia sorella durante la preparazione, non è di certo la prima volta che mi capita ma quando succede allora tutti fermi perche’ non vuole essere disturbata.

Mi sembra anche giusto, pizzicare dolcemente la pasta per creare questi dolci necessita di tanta pazienza e manualità, ma soprattutto tanta passione.

Io sono totalmente incapace, riesco giusto a dare la giusta forma alle polpette ma le mie mani goffe non riuscirebbero a creare questo dolce meraviglioso non solo per il palato ma anche per la vista.

Questa è una delle cose da aggiungere nel libro “delle tradizioni da tramandare a Sofia”

IS PARDULAS (RICETTA PER CIRCA 50 PARDULAS)


 

COSA CI OCCORRE PER LA PASTA

  • 300 g di semola rimacinata di grano duro
  • 1 cucchiaio di strutto
  • mezzo bicchiere di acqua a temperatura ambiente
  • sale un pizzico

 

COSA CI OCCORRE PER IL RIPIENO

  • 1 kg di ricotta di pecora
  • 200 g di farina 00
  • 200 g di zucchero
  • 3 uova
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1 bustina di zafferano
  • 2 limoni la buccia grattugiata
  • 1 arancio la buccia grattugiata
  • sale un pizzico

 

 

PROCEDIMENTO

  1. Per realizzare Is Pardulas per prima cosa dovete preparare il ripieno che una volta pronto deve essere lasciato riposare. Impastate tutti gli ingredienti seguendo l’ordine che vi ho riportato, preoccupandovi di setacciare la farina mano a mano che la aggiungete alla ricotta.
  2. Scaldate il forno fino a 180°C. Vi occorreranno almeno 3 teglie da foderare con la carta da forno.
  3. Passate alla preparazione della pasta impastando gli ingredienti fino a che non ottenete un panetto morbido e liscio, a questo punto stendetela in fogli sottili e ricavatene dei dischi di circa 10 cm di diametro. Al centro posizionate il ripieno e iniziate a chiudere andando a formare un cestino. Quando tutto sarà pronto spolverate la superficie de is pardulas con lo zucchero e cuocete in forno per circa 30 minuti.
  4. Lasciate sfreddare e gustate in compagnia e in allegria. Is pardulas si mantengono buone per più giorni. Tenetele al riparo dalla luce e da fonti di calore.

6 thoughts on “Is pardulas, Gramsci e le mani magiche di mia sorella.

  1. I dolci alla ricotta sono sempre i più apprezzati nella nostra famiglia, sarà che siamo siciliani?!
    Comunque questi non li ho mai gustati, e sono allettantissimi!

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: