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La frittata senza uova e glutine, per grandi e piccini.

La frittata senza uova e glutine, per grandi e piccini.

frittata farina di ceci e verdure

La frittata preparata in tutte le varianti possibili e immaginabili, un piatto che potrei mangiare per giorni senza sosta. Peccato servano le uova perchè sia super appetitosa. Niente di più falso e l’ho scoperto durante la gravidanza, ovviamente, perchè mai mi sarebbe venuto in mente di cercare qualcosa che potesse sostituire le uova dando così vita ad una frittata senza uova e glutine.

Da grande golosa quale sono mi capita spesso di pensare che non esistano ingredienti leggeri e salutari in sostituzione di altri ad alto tasso calorico e che strizzano l’occhio al colesterolo. L’utilizzo della farina di ceci mi sbugiarda al 100%. In genere le mie sono frittate svuota frigo, difficilmente penso di farla andando a comprare gli ingredienti sul momento. Così un giorno ho aperto il frigo e dentro ho trovato un pò di verdure, del parmiggiano e ho pensato “oggi frittata” !

Ma le uova non le digerivo nemmeno dopo 3 giorni, così sono andata alla ricerca di un’alternativa e l’ho trovata nella farina di ceci che non solo evita l’utilizzo delle uova ma è anche priva di glutine. E’ così che è nata questa ricetta della frittata senza uova e glutine.

Potete utilizzare la farina di ceci anche in altre preparazioni a base di uova, io le sostituisco utilizzando un cucchiaio di farina di ceci per ogni uovo. E’ ricca di sali minerali e proteine vegetali, un ottimo alimento che soddisfa tutta la famiglia. La prima volta che l’ho utilizzata ho avuto un barlume di ricordo, mangiavo la farina di ceci quando andavo dai miei zii a Sassari dove prende il nome di Fainè. Qui esistono dei locali che si dedicano alla preparazione della fainè in molteplici varianti. Da provare assolutamente. In rete ho trovato la sua storia e la sua origine, interessante ed istruttiva.

Testo di Giovanni FancelloEsperto e docente di storia della gastronomia sarda. Autore di numerosissime pubblicazioni, fra le quali citiamo: Sabores de Mejlogu, Sardegna a tavola, Il pesce povero, Le erbe selvatiche, Le spezie. Collabora alle pagine gastronomiche delle più importanti testate giornalistiche sarde. Vincitore del concorso internazionale  “Premio Marietta” di Pellegrino Artusi organizzato dal comune di Forlimpopoli nel corso della Festa Artusiana 2003 con la ricetta “ditaliani con zafferano, spada, seppie, cozze e fagioli brenti niedda”

I rapporti tra Sassari e Genova risalgono al lontano Medioevo,  secondo una leggenda, le prime tracce  di fainè si possono far risalire ai tempi della battaglia della Meloria (1284), quando i liguri sconfissero i pisani. Nel successivo trattato del 1294, onde  favorire   il sopravvento dei prodotti liguri si  mirava a contenere le produzioni agricole sassaresi e si può ipotizzare che faccia la sua comparsa, in Sardegna,  anche questa sostanziosa polenta di ceci.

A Genova ed in tutta la Liguria, con la farina di ceci, ottenuta dalla macinazione dei legumi secchi,  viene  preparata  la “fainà”. La fainè
sassarese  è una farinata preparata con farina di ceci, diluita in  acqua, lasciata riposare per diverse ore; con l’olio si unge una teglia, si mescola e si cuoce in forno. La tecnica di preparazione è semplice tanto da somigliare alla preparazione delle polente del mondo antico. Già l´uomo preistorico si alimentava di cereali macinati grossolanamente tra due pietre, impastati con acqua bollente  e cotti su pietre roventi. Pratica nota ai babilonesi,  assiri ed egiziani. In tutto il mondo classico continua ad essere un alimento molto comune  la polenta di cereali, chiamata  puls ed  ottenuta con orzo, farro, fave, ceci e lenticchie. I ricettari medievali sia europei che arabi parlano di polente a base di avena, orzo, miglio, ceci e grano saraceno, preparate in modo semplice, condite con olio, senza aggiunta di spezie.

Un autore anonimo del XIV secolo lascia questa ricetta su come cucinare i ceci: “Prendi ceci rotti, metti a cuocere con olio, sale e piselli battuti e stemperati nel mortaio; e messovi spezie e zafferano dà a mangiare”. Nel Rinascimento il naturalista Durante  raccomandava di prepararli “tenendoli una notte a mollo e cuocendoli insieme a rosmarino, salvia, aglio, radice di  prezzemolo”.
Dell’arrivo della fainè a Sassari non si hanno  informazioni precise ma dalla osservazione degli ingredienti e del metodo di preparazione si può dedurre che sia una pietanza molto antica e rimasta  immutata per diverso  tempo. Preciso  che la ricetta originale  è cosa assai rara  e che ogni ricetta  è  frutto di evoluzione.

Il cece è   sempre stato cibo delle classi popolari e  le origini della fainè sono antichissime. La versione che si conserva a Sassari potrebbe essere medievale, nella versione non  particolarmente speziata, come lo erano invece le pietanze del tempo, questo, proprio perché cibo  destinato alle classi povere e consumato  nei “tuguri dei villani”.

frittata farina di ceci e verdure

FRITTATA SENZA UOVA E GLUTINE CON FARINA DI CECI E VERDURE


 

COSA CI OCCORRE PER 8 PORZIONI

  • 180 g di farina di ceci
  • 300 g di acqua
  • 40 g di olio extravergine di oliva
  • 100 g di parmigiano
  • 7 pomodorini ciliegini
  • 2 zucchine
  • 2 carote
  • 1 mazzo di spinaci
  • 1 finocchio
  • 2 cucchiaini di sale
  • un pizzico di zenzero

 

PROCEDIMENTO

  1. Per preparare la frittata senza uova e glutine iniziate lavando le verdure. Tagliate le zucchine e le carote a rondelle spesse 1 cm, trittate il finocchio, riducete gli spinaci a strisce sottili e tagliate in due i pomodorini e salateli leggermente. Prendete una casseruola, versateci 20 g di olio, le verdure eccetto i pomodorini, un cucchiaino di sale, un pizzico di zenzero e lasciate cuocere per circa 15 minuti. Le verdure non devono risultare acquose, per questo io le cucino con il coperchio per circa 10 minuti e termino la cottura senza coperchio mescolando. Quando le verdure saranno pronte mettete da parte.
  2. Prendete una tortiera o una teglia per pizza da 26 cm di diamentro, tagliate un pezzo di carta da forno della sua dimensione, mettetela sotto l’acqua perchè si bagni completamente e strizzate. Posizionatela nella teglia.
  3. Preriscaldate il forno a 180°C
  4. All’interno del frullatore versate la farina, l’acqua, l’olio e un cucchiaino di sale. Chiudete con il coperchio e frullate alla velocità massima per 1 minuto.
  5. Versate il composto nella casseruola, aggiungete anche il parmigiano e mescolate facendo amalgamare bene tutti gli ingredienti.
  6. Trasferite nella teglia, guarnite con i pomodorini e infornate per circa 30 minuti.

Lasciate sfreddare la vostra frittata senza uova e glutine per almeno 20 minuti prima di servirla. Se ho tempo preferisco farla anche ore prima perchè si rapprende meglio e la trovo più saporita. Poi è come la pizza, il giorno dopo sembra sempre più buona, se avanza 🙂

3 thoughts on “La frittata senza uova e glutine, per grandi e piccini.

  1. Adoro la farina di legumi, da qualche tempo è più facile trovarla, io uso molto spesso anche quella di lenticchie rosse, piselli, lupino, sono tutte buonissime come la tua frittata 🙂

    1. Fantastica !!! non l’avevo mai provata se non nella versione che fanno a Sassari. Grazie per i consigli, andrò alla ricerca di quelle che mi hai consigliato anche se credo sia più facile trovarle online.

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