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Ti racconto un bosco…Pick e Sofia

Ti racconto un bosco…Pick e Sofia

Scorre veloce la storia dei nostri piccoli Elfi e nuovi personaggi iniziano a popolare il nostro bosco di Pantaleo. scpriamoli insieme.

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~Ti racconto un bosco…e l’amicizia tra Pick e Woosh~ . Oggi torna l’appuntamento del giovedì con i racconti del bosco. La storia continua qui…. “Pick continuò a raccontare a Puck le peripezie di quella notte. Descrisse al piccolo folletto l’emozione di cavalcare Woosh, mentre si teneva ben salda alla folta criniera del vento. Raccontò anche di come partirono spediti e di come, per poco, una curva, presa a tutta velocità dal vento malandrino, non le fece perdere l’equilibrio. . Fatta la curva, Pick si girò a guardare dietro e vide che quanto era stato smosso dal vento si riadagiava, poco a poco, a terra in una danza multicolore: giallo, marrone, rosso, dorato del tappeto di foglie su cui erano appena passati. . Riuscì, così, a perlustrare l’intera distesa del bosco nella metà del tempo, calcolando i danni complessivi causati dalla tormenta della notte appena trascorsa. Ma ciò che vide la lasciò stupita e dispiaciuta. . Lo spettacolo che si presentava davanti ai suoi occhi era desolante. Il fiume si era ingrossato, rompendo gli argini. Aveva devastato tutta la zona nord abitata dagli elfi, macchiando di fango e macerie intere zone boschive, compresa quella a sud dove abitavano i folletti…” . Pick riuscirà a risolvere questo pasticcio? A giovedì prossimo per il proseguo della storia 💛

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~Pick e Sofia~
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L’appuntamento con Raffaella e i suoi racconti è giunto al quarto appuntamento. Incontri meravigliosi ci aspettano…
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Il laghetto oramai non esisteva più e al suo posto una palude malsana. I venti che si erano scatenati per buona parte della notte avevano divelto il tetto della fattoria poco distante e sradicato molti alberi, facendo arrivare i detriti fin dentro al bosco.
. “Mi dispiace per quanto accaduto” le aveva detto Woosh quando erano tornati alla base. “Grazie per il tuo contributo, ora sono in grado di organizzare i soccorsi e venire al riparo di questa situazione nella metà del tempo.”
“Conta su di me, se dovessi mai servirti mi basta un fischio”.
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Era un disastro. Un vero e proprio apocalittico disastro. Il reparto Interventi Boschivi dei folletti dell’Ovest aveva dovuto lavorare ininterrottamente per cercare di sistemare le cose. Ma rimaneva un dubbio: e se arrivasse una nuova tempesta più violenta della precedente?
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I folletti andarono a dormire, anche se la notte per l’intrepida Pick non fu per niente tranquilla. Complice la stanchezza, fece sogni agitati e confusi. Al mattino si ricordò di un sogno confuso fatto in quella manciata di ore in cui si era addormentata. .

Ricordava una piccola umana che salterellava nelle pozzanghere ancora presenti nel bosco, cantando delicatamente come se non volesse disturbare gli abitanti invisibili ai suoi occhi di bambina. .

Poi ricordò di aver sognato quando la vecchia quercia saggia le aveva fatto conoscere il posto segreto in cui il grande libro degli avvenimenti veniva custodito. Ma non c’era tempo da perdere con quei brandelli di sogno, doveva subito rimettersi al lavoro. Ci sarebbe stato tanto da fare anche quella giornata.💛

 

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