
Eccomi qui a scrivere un altro capitolo della nostra recente vacanza a Londra. Potete trovare il primo racconto dove parlo dello Zoo e del Regent’s Canal cliccando qui. Oggi invece ci godiamo il museo di Storia Naturale e una piacevole passeggiata nelle Mews poco distanti (curiose di sapere cosa siano, vero?). Sono certa che rimarrete letteralmente estasiate da questi scorci Londinesi.
Il Museo di Storia Naturale
L’edificio che ospita il museo di storia naturale merita già di per se una visita. Si impone maestoso davanti al vostro sguardo qualunque sia l’angolazione da cui lo osservate. E’ immenso e di una bellezza che lascia senza fiato. L’ingresso è trionfale e sembra proprio che l’intento sia stato quello di celebrare la natura con tutta la sua bellezza in un edificio altrettanto magnifico. Varcate il portone e siete all’interno della Hintze Hall che appare come la navata di una maestosa Cattedrale.
Quando ci siamo stati la prima volta ad accoglierci trovammo il calco dello scheletro di diplodoco, soprannominato Dippy, che nel 2017 ha intrapreso un viaggio che lo porterà a visitare diverse città del Regno Unito. Questa volta ad accoglierci invece c’erano le ossa vere di un gigantesco mammifero. Uno scheletro di balena azzurra. Venne ritrovata alla fine del 1800 spiaggiata nelle coste Irlandesi e da ben 80 anni le sue ossa erano state ricomposte nella grande sala dedicata ai mammiferi. Spostarle è stata un’impresa titanica ma mai come quella di sospenderla nel vuoto simulandone il tuffo. Ecco come ci accoglie al nostro ingresso nella grande sala principale.
Intorno diverse nicchie con calchi di dinosauri, teche con decine di farfalle al loro interno (Sofia ci si è soffermata per mezz’ora) e tutto ciò che soddisfa la fantasia e l’interesse dei bambini. Nella parte opposta all’ingresso una scalinata sontuosa vi conduce la piano superiore, rimaniamo ancora al piano terra però e raggiungiamola solo per ammirare Charles Darwin che ci osserva dall’alto. Torniamo indietro, oltrepassiamo metà della hall e svoltando a destra immergiamoci dentro la Blue Zone. Vi avviso in partenza, preparatevi a trascorrerci parecchio tempo perché questa è la parte dedicata in particolare ai dinosauri. Oltre a scheletri e fossili, in una stanza oscura potrete incontrare un vero e proprio T.rex animato, un vero sballo per i bambini. E poi ancora pesci, anfibi, rettili e mammiferi. Oltre ad un’area dedicata alla biologia umana, molto affascinante.
Una volta visitata la Blue Zone potete raggiungere nuovamente la hall e dirigervi nella parte opposta immergendovi nella Green Zone. Oppure proseguire verso la Orange Zone. Sembra quasi di ritrovarsi catapultati in un altro pianeta quando davanti vi ritroverete questa strana struttura a forma di bozzolo. E’ la parte vitale del museo, dove tutti gli scienziati e i ricercatori lavorano e attraverso le vetrate è anche possibili osservarli mentre lo fanno.
Ritorniamo sui nostri passi e immergiamoci nella Green Zone. Molto più affascinante per me, Sofia l’ha snobbata ma posso capirla. Ancora piccola per capire il fascino di un frammento lunare, di una prima edizione de l’origine delle specie di Darwin e altri gioielli della natura custoditi in questa zona. I più piccoli rimarranno sicuramente affascinati dalla super sequoia gigante, dagli animali striscianti e dai fossili di rettili marini. Lascio per ultima una delle aree più affascinanti dopo quella dei Dinosauri. La Green zone al piano superiore comprende l’area dedicata ai minerali e vi assicuro che ci sarebbe da perdersi all’interno per ore intere. Minerali unici e provenienti da ogni angolo del pianeta. Ho visto ragazzini letteralmente impazziti davanti a queste teche.
Abbiamo dedicato la parte finale della nostra visita alla Red Zone, l’area dedicata alle forze più potenti della natura. I vulcani e i terremoti. Attraverso una scala mobile, quasi immersi nell’oscurità, si entra all’interno di una struttura di ferro che rappresenta la terra. Entrate nel suo cuore pulsante e godetevi questo tour nelle sue profondità per capirne la sua origine, la sua importanza e la distruzione che questa può generare. La terra sotto i nostri piedi è viva e questo percorso ve lo dimostrerà.
Tra una visita e l’altra abbiamo anche avuto modo di consumare un ottimo pasto nel ristorante che si trova accanto alla Green Zone. Il T.rex restaurant serve menù adatti ai bambini e un ottima carne. Oltre ad insalate eccezionali come piacciono a me. Tovagliette da colorare e colori completano l’ottimo servizio. E’ stata davvero una piacevole scoperta ad un ottimo prezzo. Ricordate che l’ingresso al museo è gratuito, pagate 1 sterlina per la mappa e c’è uno shop nell’area dei dinosauri dove lascerete qualche soldino, è inevitabile :-).
Verso Kensington Garden attraverso le Mews
Una volta terminata la nostra visita al Museo di Storia Naturale la nostra prossima meta è il Kensington Garden, dista pochi minuti a piedi, e lo facciamo attraversando vicoli e strade immacolate che sembrano piovute dal nulla nel centro di Londra. Sono le incantevoli Mews. Uscendo dal Museo svoltate a destra e percorrete il viale che costeggia l’edificio, potrete ammirarlo ancora meglio in tutto il suo splendore. Dotatevi di cartina o per i più tecnologici di un App apposita e svoltate in Queen’s Gate. Da questo punto calcolate il percorso per raggiungere Kensington Gardens attraversando tutte le strade che portano il nome “Mews”. Alcune di queste saranno dei vicoli chiusi, altre delle vere e proprie strade private ma vale la pena entrarci o sbirciare all’interno.
Fino al 1800 le Mews non erano altro che le stalle e le scuderie dove si tenevano i cavalli. Erano un pò il retro delle case di ricchi signori. Oggi sono state ristrutturate e riadattate in modo da poter ospitare lussuosi appartamenti e uffici. Sono disposte lungo la strada, in genere stretta, che va a formare una sorta di corte. Spesso le loro facciate hanno colori differenti così da renderle ancora più affascinanti. Io mi sono intrufolata in alcune di queste ed è meravigliosa l’atmosfera che si respira. Di tanto in tanto sulla vostra strada incontrerete qualche deliziosa boutique floreale, inutile dire che io le adoro.
Il nostro obiettivo una volta raggiunto il Kensington Gardens era quello di visitare il parco giochi dedicato a Lady Diana ma purtroppo lo abbiamo trovato chiuso, chiudeva molto presto e lo abbiamo potuto ammirare solo dall’esterno. Pazienza, abbiamo comunque fatto due passi all’interno di questo meraviglioso parco per poi dirigergi verso l’uscita. L’ultima missione della giornata era quella di rientrare in hotel con i famosi autobus a 2 piani. Missione riuscita per la gioia di Sofia e anche per la nostra. Il tragitto è stato più lungo rispetto alla metro ma Londra al calar del sole è meravigliosa e vale la pena di essere vissuta.
Conclusioni
Il Museo di Storia Naturale non delude mai, anche se lo si visita in eterno. Anche perchè ci sono sempre mostre interessanti che cambiano durante il corso dell’anno. Le Mews sono uno degli aspetti più pittoreschi e fotografabili di Londra, per i miei gusti ovviamente. Sembra quasi di immergersi in uno dei tanti villaggi graziosi del Somerset. Come sempre aspetto di sapere le vostre impressioni e sono qui per tutti i consigli che desiderate.